lunedì 20 agosto 2012

Notti magiche, inseguendo un gol....

Tra un paio d'ore inizia Barça-Sampdoria, vent'anni fa a Wembley eranvamo  in finale di Coppa Campioni e abbiamo perso, gol su calcio di punizione ai supplementari. Io avevo 14 anni, guardai la partita da sola in camera con la maglia ufficiale che avevo comprato chissà dove... Non ricordo il gol perchè non penso di averlo mai visto davvero, ricordo le prese in giro dei compagni il giorno dopo a scuola (uno si è preso una sberla e da lì hanno taciuto tutti). Oggi un mucchio di cose sono cambiate, per la Samp e per me. Vent'anni sono quasi una vita. In questi vent'anni c'è stato ancora un terzo posto, una Coppa Italia, 4 anni in B e una volta col rischio della C, poi un quarto posto, la B, i play off e tornati A casa... La mia vita è stata sicuramente più piatta (il diploma, il primo lavoro, il licenziamento, i concorsi e il mio lavoro oggi, amici che sono andati e venuti...) ma lei mi è sempre stata compagna, anche se quel calcio non esiste più. Quello che provo per la Samp è la cosa più vicina all'amore che abbia mai provato. Ho già le lacrimucce interne a pensare di vedere la mia squadra al Camp Nou, dove nel museo c'è quella che doveva essere la nostra coppa. Due anni fa ero a Barcellona, hotel davanti allo stadio ma non ci sono proprio riuscita a entrarci. Pronostico? 5 gol del Barcellona, come minimo! Il mio piccolo sogno serale? un gol di Nicola Pozzi ... "Din don, din don, din don, din don, din don, intervengo dal Camp Nou, ha segnato Pozzi gol".

mercoledì 4 luglio 2012

"Per che squadra tieni?" "Come mio papà"

Avrò avuto sette anni e mio padre entrando in cucina disse "da oggi in questa casa si tifa Sampdoria". Il motivo rimane ammantato di mistero, siccome non avevamo ancora vinto niente, ma da allora per me la Samp è la cosa più vicina all'amora che io abbia provato. Il 9 giugno siamo tornati in serie A e una giornalista che tentava di intervistare qualche giocatore subito dopo la partita ha detto "ma perchè piangete tutti?" Perchè per un anno e mezzo abbiamo vissuto un vero e proprio calvario, che dalla Champions ci ha portato alla Serie B. Ma per me quest'anno e mezzo ha significato il vero riavvicinamento a questa squadra, un attaccamento che da anni non sentivo...sarà che io ho un debole per le situazioni difficili, per quelle persone che per ottenere qualcosa si devono sempre fare il mazzo, perchè di regali non ne ricevono mai. In questo post voglio fare dei ringraziamenti, ma non per i gol, o le parate, o gli assist ... troppo facile...
- grazie a  Beppe Iachini, che con la sua grinta, la sua irruenza e con il suo immancabile cappellino ci ha dato la forza e il coraggio di credere a qualcosa che sembrava davvero irrealizzabile. Grazie Mister, avrai sempre un posto speciale nei cuori di tutti i doriani; te ne vai da vincitore, come Mourinho
- grazie a Eder per i suoi tweet in un italiano divertente e perchè la sua simpatia è contagiosa
- grazie al Gasta, è così che fa un vero capitano
- grazie a Pedro perchè sul pulmann di ritorno da Varese ha detto "è stato come vincere una Champions"
- grazie a Nick Pozzi per il suo sguardo di incredulità quando ha segnato il gol al 91° che ci ha dato definitivamente la serie A; un gol inutile forse ma ha scacciato via i brutti fantasmi.
- grazie a Andrea Costa che ha festeggiato con la maglia di Morosini, uno di noi che da lassù già sapeva come sarebbe andata a finire
- grazie a Andrea Rispoli, che ci ha sempre messo il cuore. La sua "parata di collo" col Sassuolo, la sua sgroppata per l'ultimo gol e le sue lacrime a fine partita sono per me i più bei ricordi di questi playoff. In bocca al lupo per il futuro!
...e poi ci sono tutti gli altri, da Maurito Icardi che realizzando un suo sogno ce ne ha regalato uno, Foggia per i suoi scherzi, Juan Antonio che sembra un ragazzino, Munari per la sua semplicità e concretezza..... e tuti gli altri che sono stati speciali. Grazie a  tutti i tifosi che hanno cantato sempre da quella curva e in cui spero di andare anche io presto. E a Elsamp.  #SololaSampdoria