Sono reduce da un periodo molto molto stressante (che purtroppo non è ancora finito...), ma mi è successa una cosa piccola ma bella. L'anno scorso ho deciso di imparare a suonare la chitarra, e sabato abbiamo fatto il saggio di fine anno. Una cosa molto piccola, al mio paese. E il saggio comprendeva anche dei pezzi cantati. All'ultima prova, mi è stato chiesto di cantare, se no sarebbe stato difficile fare quella canzone. E l'ho fatto! Per la prima volta ho cantato da sola, davanti a un pubblico (il teatro era pieno, con mia mamma in prima fila più agitata di me!), con il microfono in mano, con un bell'accompagnamento "live".
La canzone era bellissima, e il pubblico l'ha ascoltata in un completo silenzio.
Lascio qui il testo della canzone, per ricordarmi della soddisfazione provata, del bel momento vissuto in un periodo non felicissimo. Le parole lo spiegano da solo.
Nel mondo io camminerò tanto che poi i piedi mi faranno male
io camminerò un'altra volta
e a tutti io domanderò finché risposte non ce ne saranno più
io domanderò un'altra volta
Amerò in modo che il mio cuore mi farà tanto male che
male che come il sole all'improvviso scoppierà scoppierà.
Nel mondo io lavorerò tanto che poi le mani mi faranno male
Io lavorerò un'altra volta.
Nel mondo tutti io guarderò tanto che poi gli occhi mi faranno male
ancora guarderò un'altra volta.
Amerò in modo che il mio cuore mi farà tanto male che
male che come il sole all'improvviso scoppierà, scoppierà .
Nel mondo io non amerò tanto che poi il cuore non mi farà male.
(Zucchero)