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martedì 19 maggio 2009

Il mio stato

So che i prossimi giorni saranno difficili, per le persone che dovrò incontrare, per i ricordi che faranno ripartire e per tutte le speranze deluse che riaffiorano.
E sempre la solita domanda: il mio "stato"cambierà mai?
.
Mi ritrovo a pensare per caso
a quello che un tempo credevo sarei diventato
alla luce di un cerchio che forse speravo
mi avrebbe scoperto trafitto e scaldato
e malgrado i discorsi divisi con te
se allora avrei immaginato davvero che fosse così
e per quanto mi ritenga contento
di avere previsto e voluto il mio risultato
il colore delle mie medaglie
non è mai intonato con quello del mio vestito
il riscatto non abita qui
sapessi ogni tanto godere di essere fatto così
questo stato è il mio stato, ci sono nato,
ci ho lavorato e assomiglia a me
La forma si evolve costante
ma chi è circolare non può diventare quadratol
a dolcezza si perde per strada nella paura di essere ucciso o ferito
SE AVESSI PARLATO CON TE
AVREI MENO SOFFERTO
E FORSE EVITATO DI DIRTELO QUI
E DI DIRLO COSI'
(Niccolò Fabi)

lunedì 4 maggio 2009

Stand-by

E' un po' che ho lasciato questo spazio e le visite ai miei amici blogger. Non perchè non mi piaccia,non mi faccia più piacere o non mi interessi. Il periodo è complesso e stressante dal punto di vista lavorativo, e poi si aggiungono piccole e grandi "magagne" del vivere quotidiano che ho difficoltà a sopportare e superare. Per questo motivo mi sono un po' chiusa al mondo esterno, trascurando "appuntamenti" importanti, anche se solo mediante blog.
Ma questo periodo passerà, ne sono convinta. E ritornerò, domani o fra una settimana o un mese... con qualcosa da dire e con una nuova e ritrovata voglia di condividere pensieri e esperienze.

Il buio che scava dentro te, è denso e ti fa piangere
è tempo di farlo in silenzio
un lampo le grida intorno a te,
tutto sembrava facile e
tutto ora è fragile e spento
(Subsonica)

martedì 3 marzo 2009

Come se

Come se, ogni giorno
fosse uguale a quello prima
fosse come il giorno prima.
In questa notte che il nome ho scordato,
in questi giorni che il nome ho scordato,
in questi giorni c'è un pensiero che non penso,
in questa notte c'è un suono che non sento
questa condanna si stringe al cuscino e non so il PERCHE'.
e come un arcobaleno in un forno
che aspetto impaziente il mio nuovo giorno.
Son giorni che ti stan passando attraverso
in giorni che nessun colore é diverso
(Subsonica)
.
.
E' un periodo così, passerà, mi dicono. Lo spero.
O forse nella quotidianità, nelle abitudini o nelle novità che non cambiano niente. passeranno questi pensieri. Il pensiero di essere in una specie di prigione, rinchiusa senza un perchè e senza chiave per uscire. O forse no.
.
.
Riuscirò mai a placare la mia inquietudine,
i miei dubbi su me stesso,
il mio insaziabile desiderio di ignoto?
Perchè io sono di quelli che sempre, nel profondo,
hanno l'impressione di sentire
il mormorio di una fonte nascosta.
(Hella Haasse - La fonte nascosta)

lunedì 23 febbraio 2009

I'm just in pain

“Cosa farai adesso? Lo cerchi, te ne freghi,
aspetti che ti chiami lui, lo chiami tu?
Te lo chiedo perché
è l’unica cosa davvero importante a questo mondo.
Io lo so perché tutto il resto ce l’ho.
Ho una casa, un lavoro, uno stipendio, fin troppo tempo libero, sono collegata alla rete, vado spesso al cinema, che vuoi che ti dica…
Ma dormo sola la notte. Ed è come non avere nulla”.

(Almudena Grandes "Atlante di geografia umana)

Per me ora è così. Di sicuro non ho entusiasmo e speranza. Non ne ho più, si sono consumati.Ho tutto il resto, ma non è nulla. Nulla che dia un senso.


giovedì 19 febbraio 2009

Tempo e intensità

E' bello pensare che le persone a cui vogliamo bene, gli amici, gli amori... entrino nella nostra vita e vi rimangano per sempre. La realtà è spesso diversa: si fa un percorso insieme, più o meno lungo, e poi le strade si dividono. A volte mandandosi a stendere per qualche incomprensione, a volte con immutato affetto, altre volte senza una parola. Le cose finiscono e anche i sentimenti. Arrivano cose, pensieri, emozioni più "importanti", più impellenti che cambiano il nostro sguardo e lo sguardo degli altri su di noi. Mi piacerebbe ricordare le persone per le cose belle che vissute insieme, non per come sono andate a finire. Mi piacerebbe essere ricordata per le stesse cose.

"Il valore delle cose non sta nel tempo che esse durano,
ma nell'intensità in cui succedono.
Per questo esistono
momenti indimenticabili,
cose inspiegabili e persone ineguaguabili"
(F. Pessoa)

sabato 6 dicembre 2008

Non buttiamoci giù

Ho ricominciato a leggere (forse per la 10^ volta) "Non buttiamoci giù" di N. Hornby. La storia:4 sconosciuti si incontrano la notte di Capodanno sul tetto di un palazzo, e tutti hanno intenzione di buttarsi giù. Tra questi c'è Jess, una ragazza "a cui mancano svariati venerdì" che vuole buttarsi perchè il ragazzo di cui si è invaghita l'ha lasciata.

"...mi aveva detto che ero una maniaca, ma quella è una parola che gli è venuta fuori così. Non credo che si può dire che una è una maniaca se non va oltre le lettere, le telefonate e le e-mail e bussarti alla porta. E sono andata a cercarlo un paio di volte al massimo, sul lavoro. Tre, a contare anche la sua festa di Natale, che però io non la conto perchè aveva detto che mi ci avrebbe portata lui. Una maniaca è una che ti insegue nei negozi, in vacanza, eccetera...capito? Ecco io ai negozi non ci sono mai neanche andata vicino. E comunque non mi sembra che è fare la maniaca se uno ti deve una spiegazione. Quando ti devono una spiegazione è come se ti dovessero dei soldi e non solo un cinquone, voglio dire. Minimo-minimo cinque o seicento sterline, e se la persona che ve le deve vi evitasse, andreste bene a bussargli la sera tardi. Con tanti soldi in ballo la gente fa sul serio. Pagano dei gorilla per andare a farseli dare, anche rompendo delle gambe se è il caso. Ma io a questo non ci son mai arrivata. Mi sono controllata, come si deve."

Questa frase potrei davvero averla detta io, i miei amici/conoscenti ne sono testimoni...e forse staranno sorridendo come me al pensiero!!

venerdì 5 dicembre 2008

Welcome back

Dopo ben 3 settimane, passate tra neve, lavoro, punto e croce, parole crociate, dvd Dr House, maratona Twilight, una nuova tv,qualche lacrima, qualche sorriso, persone che hanno dimostrato la loro "forza" (manco ce ne fosse bisogno), un paio di progetti naufragati.... rieccomi qui! Questo spazio mi è mancato, così come mi sono mancati molto gli amici blogger, mi servirà un po' di tempo per mettermi in pari.

In questo periodo la frase che mi ha colpito di più l'ho trovata sul book del nuovo cd di Tiziano Ferro. La amo molto perchè la sento sfacciatamente mia, soprattutto in questo periodo:

Ho lasciato il mio cuore in cima a una montagna troppo alta e distante da qui per riuscire a trovarlo ora.
E' questo il destino di chi prosegue a camminare disilluso e ferito senza fermarsi, anche quando una vera destinazione non si rivela, non esiste, non c'è.
E' questa la vita dei pellegrini emozionali che sorridono alla propria condanna: sereni, consapevoli ed esperti nel convertire i propri dolori in virtù.
Siamo noi a trovare nei ricordi inestimabili tesori e nei sogni i loro unici eredi.
Ho perduto il cuore lì, su quella montagna ed ora sono troppo stanco per andare a cercarlo. Ora voglio solo aspettare che un sorriso mi dia la mia salvezza.

lunedì 20 ottobre 2008

I'm lost

Perchè non esiste una scoperta nella vita?
qualcosa su cui si possa metter le mani e dire "eccolo"!
guardo:ma non è quello ,non è quello....che cosa è?
morirò prima di averlo trovato?
(Virginia Woolf)
Sono di nuovo persa, la fiducia nel futuro è sempre meno. Non vorrei sentirmi così male e così delusa ma quello che ho "non è quello". Non so dove e come cercare, o forse cercare non serve. Ho paura di non trovarlo mai, che questa scoperta a me sia preclusa...
Detesto star così e dover sorridere lo stesso...

sabato 18 ottobre 2008

Briciole e piccoli gesti

“io per un niente vado giù, se ci penso mi dà i brividi” (S.Bersani)

Ho avuto conferma dell’importanza dei piccoli gesti. Una telefonata fatta a un’amica le ha migliorato la settimana e ridato voglia di partecipare a un progetto. E ne sono felice.

Dalle persone a cui voglio bene io mi aspetto delle cose, non lo nego. Voglio sentire che ci tengono a me. Di essere importante. Di essere speciale. Che non sono solo un numero o una in più.
Ho imparato sulla mia pelle che bisogna togliere il sonoro e vedere i comportamenti. Tutti, anche i gesti piccoli.

Ho ricevuto briciole che ho visto come kg di pane solo perché ero affamata. E posso dar colpe e essere arrabbiata, ma in fondo sono solo io che almeno ad un certo punto ho visto male.

Quando il gesto o la parola che mi sembra dovuta non arriva, entro in crisi. Vorrei non fosse così, vorrei non preoccuparmi sempre, ma sono così...mi attacco troppo alle "cose" importanti.
La crisi è a volte perchè sono gelosa...ma è sempre perché ho paura che mi si stiano dando di nuovo briciole che scambio per kg di pane, che io mi stia di nuovo sbagliando, che in fondo non conto quasi nulla per persone che per me contano tanto.

Sono stata ferita, magari da una sciocchezza e sicuramente non intenzionale.
Solo che adesso mi basta sentir sfiorare la pelle per togliere la mano e pensare se è il caso di iniziare a correre.

Ma lo so … everybody hurts. Tutti soffrono e fanno soffrire.

domenica 12 ottobre 2008

Eclisse

Nei periodi di scarso “entusiasmo” come quello che sto vivendo (anche senza un particolare motivo), mi butto nella lettura, e infatti in 10 giorni ho letto ben 3 romanzi di 400 pagine: Twilight, New Moon, Eclipse di Stephenie Meyer. Compongono una “saga” (e il capitolo finale è in uscita a fine mese) sulla storia d’amore tra Bella e Edward. Bellissima, con qualche complicazione:

“Di tre cose ero del tutto certa. Primo, Edward era un vampiro. Secondo, una parte di lui – chissà quale e quanto importante – aveva sete del mio sangue. Terzo, ero totalmente, incondizionatamente innamorata di lui. “

Ovviamente i problemi non mancano, Edward se ne va pensando che sia la cosa migliore per lei (frase “molto umana”….);Bella in quel periodo di dolore terribile, inizia a frequentare da amica Jacob … lui si innamora ma Edward ritorna. Però i rapporti tra Jacob e Bella continuano, a fasi alterne (anche perché Jacob in verità è un licantropo, e quindi nemico dei vampiri!)… per arrivare a questa conclusione:

Era più di un semplice amico. Lo amavo, più di quanto avrei dovuto, e tuttavia non abbastanza. Ero innamorata di lui, ma ciò non bastava a cambiare nulla; era soltanto sufficiente a ferirci entrambi
«Io sono perfetto per te, Bella non avremmo dovuto sforzarci, mai…Se il mondo fosse come dovrebbe»
…era la mia anima gemella, in quel mondo, e lo sarebbe rimasto se non fosse arrivato qualcosa di più forte, di così forte da non poter resistere in un mondo razionale.
«È come una droga per te, Bella. Ormai ho capito che senza di lui non puoi vivere. È troppo tardi. Ma io sarei stato una scelta più sana. Non una droga: io sarei stato l'aria, il sole»

«Anch'io ne ero convinta, sai. Eri come un sole. Il mio sole personale. Il rimedio migliore alle nuvole»
«Con le nuvole posso farcela. Ma non posso cavarmela contro un'eclissi»

...sentirsi come Jacob e fare comunque il tifo per Bella ed Edward...perchè almeno nei libri è bello sapere che l'amore incondizionato esiste.

sabato 23 agosto 2008

Inutile piangere sul cuore spezzato

Ragazze (e perché no, anche ragazzi!) questo è il libro che chiunque sia reduce da una rottura amorosa deve leggere! Gli autori sono Greg e Amiira Behrendt, ed. Tea e il titolo originale è molto eloquente:”It’s called a Breakup because it’s broken” .
La prima parte si intitola La rottura – ma come diavolo ha fatto una tipa tosta come me a cacciarsi in questa agonia? “ e prima del mio capitolo preferito intitolato “Se lui fosse un grande stareste ancora insieme” c’è questa indicazione:

La migliore notizia peggiore è che avete di nuovo in mano la vostra vita. So cosa state pensando:
“Non voglio la mia vita, rivoglio la mia relazione di merda”.
Ma è la vostra relazione di merda a non volere voi.
Questo non significa che abbiate qualcosa di sbagliato.
Magari lui sta cercando una peggiore di voi, perché dentro di sé sa di non meritarvi. In ogni caso la persona con cui stavate ha deciso che voi non eravate quella giusta per lui. O lo avete deciso voi. O lo avete deciso insieme. Comunque il discorso è chiuso. La scarpa non entra, non importa quanto spingete con la punta dei piedi, gettatela via

E poi ci sono questi “pensieri stupendi”:
* Perfino Halle Berry è stata lasciata.
* “Sola” significa anche “disponibile per qualcuno di straordinario”
* Il ragazzo giusto è là fuori proprio adesso, e si domanda quando incontrerà qualcuna come voi

SPERIAMO!!

venerdì 25 luglio 2008

Man in trees

Io sono una fan del telefilm “Men in trees”. Marin si innamora di Jack, hanno una storia (non ufficiale) poi ritorna Lynn, la sua ex che l’aveva lasciato un anno prima...ed è pure incinta di un altro. I due tornano insieme. Marin cerca di voltare pagina. Jack e Lynn decidono di sposarsi. Marin lo scopre per caso, dalle chiacchiere di uno al bar.

“Non capisco come ha fatto…non credevo che sarebbe successo.
Credevo che non avrebbero mai fatto pace.”
E poi
“avevo diritto a un preavviso, credevo di contare abbastanza per lui”.


Mi ero innamorata. Per la prima volta. Peccato che mi ero innamorata di uno che non mi vuole. Stop. Nonostante una "storia" part-time. Essere rifiutate fa malissimo, dopo che comunque si è condiviso un pezzettino di strada insieme. Che per me è stato importante e bellissimo. Per lui non lo saprò mai…non saprò mai cosa è stato vero e cosa una (bella) bugia …
La cosa più difficile da mandar giù è che lui è tornato con la sua ex…che, da sempre, come direbbe il mio amico Marco , (mi) è simpatica come un riccio nel culo (che balla la break dance).
Io l’ho scoperto per caso una domenica mattina. Anche io credevo di aver diritto a che lui me lo dicesse, anche se forse gli uomini preferiscono farsi sbranare dai cinghiali piuttosto di parlare di sentimenti & c.
Anche io credevo che non avrebbero mai fatto pace, ma lo sapevo dall’inizio che sarebbe stata così ma ho fatto finta…sicuramente lo speravo …

Se leggesse queste parole direbbe che sono la solita esagerata: certo, nel bene e nel male. Ma se pensasse questo vorrebbe dire che non si ricorda più cosa significa perdere la testa per qualcuno. O se lo ricorda benissimo, e proprio per quello.

“Sai cosa non capirò mai? Come hai potuto aprire il tuo cuore a una che te lo aveva spezzato e non hai potuto aprirlo a una che voleva guarirtelo”

e questo è quello che ho imparato:

Un amore permette di mettere in luce cose di te che non conoscevi… per esempio, che lo dimenticherai, dopo una lunga lunga notte buia”


Certe storie finiscono e non si riceve più niente, quello che è stato se ne è andato per sempre. E anche se con dolore devi trovare la forza di andare avanti, continuare a cercare l’amore e quell’ingrediente perfetto che ti completi… anche se per trovarlo siamo costretti a camminare per ore in un bosco…”

domenica 13 luglio 2008

Gli occhi di un'altra lei

E' una canzone dei miei amici Roccaforte, dei bravi guaglioni.
L'ho riascoltata ieri, una bella serata tra amici vecchi e nuovi, e una mini-mini festa di compleanno in una chiesa sconsacrata.

Dentro ad un cuore c’è un mondo che nasce ad ogni emozione, tu lo sai
e così muore quando un soffio lo porta lontano.
Dentro ad un cuore c’è una vita che cresce

non lasciare che vada via da te
Così finisce una storia che aveva del magico
Perché non si può dire più perché, è troppo tardi per cercarmi in lui
Mentre il giorno se va lascia spazio al passato

porta via visi e voci, forse noi
gioca ribelle la tua immagine nel sogno di un attimo.
Ora il gioco è finito, è il momento di andare

di cercare una strada, una via
che ci porti lontano ognuno con la sua grande fantasia
Perché abbiamo bisogno di voci magiche

che parlino di noi, che vivano con noi ,ancora sì
perché nel mio silenzio c’è una verità
perché dentro al silenzio piano va
Noi soldati combattenti vittoriosi in ogni guerra

persi a poco a poco, tra la gente
stupiti, non tanto, dalle verità nascoste nell’anima
Ora danza per me io ti vedo ancora bella

pioggia sulla mia pelle, su di noi
tocca il mio cuore e guardami con gli occhi di un’altra lei.

(G. Bosi – Roccaforte)


Dedicato a Yoghi.
Avrei voluto ci fossimo guardati con altri occhi. Gli stessi.
Che ora vorrei tornasse almeno a guardarmi. E a vedermi.