"Quante gioie violente hanno fini violente. Muoiono nel loro trionfo, come polvere da sparo e il fuoco, che si consumano al primo bacio"
Con questa citazione di Shakespeare, da Romeo e Giulietta, inizia "New Moon", libro che adoro ... come tutta la "Twilight saga", del resto. Ho riscoperto questa canzone di Robert Pattison, dalla colonna sonora del primo film: riascoltata dopo tempo mi ha fatto venire i brividi. E a ripensare a quanto siano vere, alcune volte, le parole finali:
I should never think what’s in your heart, what’s in our home.. So I won’t
You’ll learn to hate me but still call me baby Oh love so call me by my name and save your soul before you’re too far gone, before nothing can be done
I’ll try to decide when she’ll lie in the end . I ain’t got no fight in me i n this whole damn world to tell you to hold off, you choose to hold on ,it’s the one thing that I’ve known
Once I put my coat on,I’m coming out of this all wrong
She’s standing outside holding me, saying "oh please I’m in love"
Girl save your soul, go on save your soul before it’s too far gone and before nothing can be done ‘Cause without me you got it all, so hold on
Traduzione:
Non avrei mai dovuto pensare a cosa c’è nel tuo cuore, cosa c’è nella nostra casa, quindi non lo farò.Imparerai ad odiarmi, ma mi chiami ancora amore, quindi chiamami con il mio nome e salva la tua anima prima che tu vada oltre, prima che nulla più possa essere fatto.
Cercherò di decidere quando lei resterà. Non c’è alcuna battaglia in me in questo mondo maledetto, quando ti dico di starmi lontana; tu scegli di rimanre, è’ l’unica cosa che so.
Quando indosserò il mio cappotto, uscirò da questo errore. Lei sarà lì a stringermi, di cendo: oh per favore, sono innamorata. "
Ragazza salva la tua anima, vai e salva la tua anima, prima che tu vada oltre e prima che nulla più possa essere fatto.
Perchè senza di me hai tutto. Allora resisti. Senza di me hai tutto
"Voglio sia neve d'estate e un mare caldo nel cuore e una luna più chiara a cui cantare.... dove la voce scivolerà, dove la fantasia incontrerà la mia intimità e crescerà di sè quest'anima libera" (Zibba)
mercoledì 25 novembre 2009
lunedì 9 novembre 2009
Goodbye Lenin! Der Mauer ist weg!
“Der Mauer ist weg!” “Il muro è caduto!” Nel 1989 avevo solo 12 anni e facevo le medie, ma quel vento di cambiamento un po’ l’ho sentito anche io, quello che trasmetteva la tv e il poco che ci veniva detto a scuola non poteva lasciare indifferenti proprio nessuno che fosse minimamente umano.
Dopo 20 anni siamo qui a celebrare, a ricordare cosa è successo, perché e anche, come era allora, com’era la vita ai tempi della DDR? Io penso che una risposta ce la può dare chi lì è vissuto, ma le risposte saranno sempre diverse perché non esistono verità assolute, tutte sono filtrate dal proprio cuore e dalla propria memoria. Dalle proprie convinzioni e ideali, e purtroppo anche dall’impossibilità o dall’incapacità degli uomini a realizzarli.
Ho rivisto “Goodbye Lenin!” bellissimo film!
Christiane, convinta sostenitrice del socialismo della Germania Est, entra in coma qualche giorno prima della caduta del muro; si risveglia 8 mesi dopo, e suo figlio Alex per evitarle qualunque emozione che possa ucciderla, non le dice nulla dei cambiamenti e ricrea la DDR nella sua stanza: i mobili, i vestiti, le confezioni dei cetrioli, … addirittura gira dei finti telegiornali!
Questo è un dialogo tra Alex e il fidanzato della sorella:
Rainer: Io pago regolarmente l'affitto. E lo pago da cinque mesi!
Alex: Troppo buono, grazie!
Rainer: E per l'intero appartamento!
Alex: Quarantessette marchi e ottanta? All'Ovest non ci pagavi neanche la bolletta del telefono!Rainer: Peccato che qui prima che te l'allaccino ci vogliano dieci anni...
A Sigmund Yen, cosmonauta, e capo dello stato della loro Germania Est “privata” è affidato il discorso conclusivo, che alla vigilia della vera riunificazione, segna la fine dello Stato “con quella dignità che la storia le aveva negato” :
"Il socialismo non è nato per innalzare muri. Socialismo significa tendere la mano agli altri e insieme ad essi convivere pacificamente. Non è il sogno di un visionario ma un preciso progetto politico"
“Il paese che mia madre lasciò era un paese nel quale aveva creduto e che io ero riuscito a far sopravvivere fino al suo ultimo respiro. Un paese che nella realtà non era mai esistito, che per me rimarrà sempre legato alla memoria di mia madre”
Dopo 20 anni siamo qui a celebrare, a ricordare cosa è successo, perché e anche, come era allora, com’era la vita ai tempi della DDR? Io penso che una risposta ce la può dare chi lì è vissuto, ma le risposte saranno sempre diverse perché non esistono verità assolute, tutte sono filtrate dal proprio cuore e dalla propria memoria. Dalle proprie convinzioni e ideali, e purtroppo anche dall’impossibilità o dall’incapacità degli uomini a realizzarli.
Ho rivisto “Goodbye Lenin!” bellissimo film!
Christiane, convinta sostenitrice del socialismo della Germania Est, entra in coma qualche giorno prima della caduta del muro; si risveglia 8 mesi dopo, e suo figlio Alex per evitarle qualunque emozione che possa ucciderla, non le dice nulla dei cambiamenti e ricrea la DDR nella sua stanza: i mobili, i vestiti, le confezioni dei cetrioli, … addirittura gira dei finti telegiornali!
Questo è un dialogo tra Alex e il fidanzato della sorella:
Rainer: Io pago regolarmente l'affitto. E lo pago da cinque mesi!
Alex: Troppo buono, grazie!
Rainer: E per l'intero appartamento!
Alex: Quarantessette marchi e ottanta? All'Ovest non ci pagavi neanche la bolletta del telefono!Rainer: Peccato che qui prima che te l'allaccino ci vogliano dieci anni...
A Sigmund Yen, cosmonauta, e capo dello stato della loro Germania Est “privata” è affidato il discorso conclusivo, che alla vigilia della vera riunificazione, segna la fine dello Stato “con quella dignità che la storia le aveva negato” :
"Il socialismo non è nato per innalzare muri. Socialismo significa tendere la mano agli altri e insieme ad essi convivere pacificamente. Non è il sogno di un visionario ma un preciso progetto politico"
“Il paese che mia madre lasciò era un paese nel quale aveva creduto e che io ero riuscito a far sopravvivere fino al suo ultimo respiro. Un paese che nella realtà non era mai esistito, che per me rimarrà sempre legato alla memoria di mia madre”
domenica 1 novembre 2009
Non buttiamoci giù - parte 2^
Dedicato a un'amica, probabilmente mi ripeto,ma dovrebbe leggere questo. Per farle sapere che sì è vero "whatever works", ma raccontare bugie a se stessi non serve proprio a niente e non ti dà una vita migliore nè più felice. Che se a volte qualcuno ti dice qualcosa non è per giudicarti o per sentirsi migliore, ma per aiutarti. E non dire che non ti serve aiuto, perchè tutti ne abbiamo bisogno.
"Non so perchè ma è stata come una liberazione dire quello che volevi veramente, anche se non lo potevo avere (...) Se non c'è un limite ai superpoteri allora puoi arrivare a scoprire qualunque altra cazzata, prima di tutto cosa c'è che non va dentro di se. Passiamo tutti tanto tempo senza dire cosa vogliamo perchè sappiamo di non poterle avere. E perchè sembrano robe rozze, o ingrate, o sleali, o infantili, o stupide. O perchè siamo talmente disperati da fingere che le cose siano come devono essere, e sembra una mossa falsa confessare a noi stessi che non lo sono.
Qualunque cosa sia dilla a te stesso. La verità ti renderà libero. Oppure ti beccherai un pugno sul muso. Sopravvivere a qualsiasi cosa tu stia vivendo significa mentire, e l'inganno corrode l'anima."
"Non so perchè ma è stata come una liberazione dire quello che volevi veramente, anche se non lo potevo avere (...) Se non c'è un limite ai superpoteri allora puoi arrivare a scoprire qualunque altra cazzata, prima di tutto cosa c'è che non va dentro di se. Passiamo tutti tanto tempo senza dire cosa vogliamo perchè sappiamo di non poterle avere. E perchè sembrano robe rozze, o ingrate, o sleali, o infantili, o stupide. O perchè siamo talmente disperati da fingere che le cose siano come devono essere, e sembra una mossa falsa confessare a noi stessi che non lo sono.
Qualunque cosa sia dilla a te stesso. La verità ti renderà libero. Oppure ti beccherai un pugno sul muso. Sopravvivere a qualsiasi cosa tu stia vivendo significa mentire, e l'inganno corrode l'anima."
(Nick Hornby - Non buttiamoci giù)
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